Frasi sull'argomento passato 9
dillo con parole sue
Che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo ad un risolino di stupore, stupore di essercela presa per così poco, e anch’io ho creduto fatale quanto poi si è rivelato letale solo per la noia che mi viene a pensarci. A pezzi o interi non si continua a vivere ugualmente scissi? E le angosce di un tempo ci appaiono come mondi talmente lontani da noi, oggi, che ci sembra inverosimile aver potuto abitarli in passato. /
(Seminario sulla gioventù)
Vi sono strane possibilità in ciascun uomo. Il presente sarebbe pieno di ogni possibile avvenire, se già il passato non vi proiettasse una storia. /
(I falsari)
Là dove noi non siamo, si sta bene. Nel passato noi non siamo più ed esso ci appare bellissimo. (dai Taccuini)
Era ancora troppo giovane per sapere che la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli, e che grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato. /
(L'amore ai tempi del colera, traduzione di Angelo Morino)
Si sa che la fabbrica dei sogni spesso interra le sue fondamenta fra i tritumi della veglia o del passato. /
/
(La Storia 1974)
Quella strada del passato si srotolava confusamente di fianco a noi come se la tazza della vita si fosse rovesciata e ogni cosa fosse impazzita. /
(Sulla strada)
L'uomo attraversa il presente con gli occhi bendati. Può al massimo immaginare e tentare di indovinare ciò che sta vivendo. Solo più tardi gli viene tolto il fazzoletto dagli occhi e lui, gettato uno sguardo al passato, si accorge di che cosa ha realmente vissuto e ne capisce il senso. /
(Amori ridicoli, Adelphi)
E mentre meditavo sull'antico mondo sconosciuto, pensai allo stupore di Gatsby la prima volta che individuò la luce verde all'estremità del molo di Daisy. Aveva fatto molta strada per giungere a questo prato azzurro e il suo sogno doveva essergli sembrato così vicino da non poter più sfuggire. Non sapeva che il sogno era già alle sue spalle, in quella vasta oscurità dietro la città dove i campi oscuri della repubblica si stendevano nella notte. Gatsby credeva nella luce verde, il futuro orgastico che anno per anno indietreggia davanti a noi. C'è sfuggito allora, ma non importa: domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia... e una bella mattina... Così remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato. /
(Il grande Gatsby)
Allora... in un tempo assai lunge... /
felice fui molto; non ora: /
ma quanta dolcezza mi giunge /
da tanta dolcezza d’allora! /
/
Quell’anno!... per anni che poi /
fuggirono, che fuggiranno, /
non puoi, mio pensiero, non puoi /
portare con te, che quell’anno! /
/
Un giorno fu quello, ch’è senza /
compagno, ch’è senza ritorno; /
la vita fu vana parvenza /
sì prima sì dopo quel giorno! /
/
Un punto!... così passeggero, /
che in vero passò non raggiunto; /
ma bello così, che molto ero /
felice felice, quel punto!
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